Questo è stato il mio programma per le elezioni regionali del 2024.
Nasceva da una convinzione precisa: la semplice contrapposizione alla destra che governa il Piemonte e l’Italia non era sufficiente, serviva una proposta concreta, frutto di un’elaborazione collettiva e di un confronto ampio con la comunità piemontese.
Il documento, infatti, non voleva essere un classico programma elettorale esaustivo, ma un punto di partenza: un insieme di idee, riflessioni e proposte maturate in quasi dieci anni di lavoro in Consiglio Regionale, arricchite dal dialogo con altre forze politiche, con le rappresentanze sociali, con il personale della Regione e soprattutto con le cittadine e i cittadini piemontesi.
Il programma si articolava in tre grandi sezioni, tre immagini del Piemonte che eravamo e che potremmo tornare ad essere:
- Un Piemonte Comunità Responsabile, capace di riconoscere che la responsabilità della politica è decidere, assumersi il peso delle scelte e guardare al futuro senza egoismi. Una responsabilità che riguarda anche ogni cittadino, chiamato a prendersi cura della propria terra, dell’ambiente e delle generazioni che verranno. Un Piemonte unito, non diviso tra territori o generazioni, che non lascia indietro nessuno.
- Un Piemonte che offre opportunità di crescita, perché la nostra Regione non può rassegnarsi a essere ogni anno più piccola e più vecchia. Occorreva e occorre rimettere al centro le giovani generazioni, la cultura, l’educazione, la formazione, l’impresa e il lavoro di qualità. Solo così il Piemonte potrà tornare a crescere e a rafforzare la propria vocazione di regione dinamica e innovativa.
- Un Piemonte che si prende cura dei suoi abitanti, ponendo la dignità e la salute delle persone al centro delle politiche regionali. La cura, soprattutto nei momenti di fragilità, rappresenta l’asse portante della proposta, ricordando che la Regione non si limita a programmare ma deve anche garantire concretamente i servizi, a partire da quelli sanitari.
Tre vocazioni che affondano le radici nella storia del Piemonte e che, se messe in campo con convinzione, potranno rappresentare l’inizio di un nuovo percorso di crescita, giustizia e solidarietà per il Piemonte, le piemontesi e i piemontesi.

