Daniele Valle
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Tag Archivio per: #politichesociali

Arriva il fondo regionale di solidarietà per le donne vittime di violenza

In Regione

E’ attiva in Regione Piemonte, a partire da questa settimana, un’importantissima misura riguardante il contrasto alla violenza sulle donne: le vittime potranno ricevere patrocinio legale gratuito sia in ambito penale che in ambito civile. Qui tutte le informazioni.

Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti

Determina dirigenziale 3 novembre 2017, n. 1073

La Regione Piemonte con la L.R. 4/2016 ha istituito un “Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti” – Istruzioni per l’accesso al fondo.

Al Fondo possono accedere le donne vittime di violenza o maltrattamenti senza limite di età, che abbiamo le caratteristiche indicate nel bando. Le seguenti Istruzioni sono rivolte agli operatori e alle operatrici dei centri antiviolenza, degli enti pubblici, delle organizzazioni senza scopo di lucro, delle forze dell’ordine e di tutti i soggetti che operano nel settore della prevenzione, contrasto e assistenza alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, agli avocati ed alle avvocate ed alla Magistratura inquirente e giudicante per la parte di loro competenza ed interesse. Il Fondo è utilizzato per coprire le spese di assistenza legale sia in ambito penale che in ambito civile.

Le donne che ritengono di poter accedere al Fondo devono:

  • recarsi presso gli Uffici del Consiglio degli Ordini degli Avvocati del proprio territorio;
  • scegliere il proprio avvocato/la propria avvocata patrocinante entro gli elenchi istituiti;
  • compilare il modello di richiesta di accesso al Fondo che l’ avvocato/a patrocinante trasferirà alla Regione, accompagnandolo con un parere dell’Ordine sull’ammissibilità. Il modello è di norma compilato dall’avvocato patrocinante.

Gli avvocati e le avvocate patrocinanti, scelti dalle donne vittime di violenza e maltrattamenti di cui all’articolo 2 del regolamento 3/R del 30 gennaio 2017, presentano domanda di accesso al Fondo sulla base di un modello e seguendo la procedura indicata dalla Regione Piemonte. I modelli e le procedure saranno disponibili sul sito della Regione Piemonte.

Per informazioni e dettagli prendere contatto con la struttura regionale di riferimento: Direzione Coesione sociale Settore Politiche per le famiglie, giovani e migranti, pari opportunità e diritti Via Magenta 12, 10128 Torino tel. 011.432 4197 / 5505 Fax: 011.4325647 Si prega di utilizzare per le domande di accesso e comunicazioni formali, esclusivamente il seguente indirizzo di posta elettronica certificata: patrocinio.legale@cert.regione.piemonte.it.

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/45/siste/00000116.htm

 

17 Novembre 2017

PDL IN SOSTEGNO A GENITORIALITA’ E POLITICHE FAMILIARI

In Regione

Ho depositato una proposta di legge a sostegno della genitorialità e delle politiche familiari. Gli ultimi dati demografici forniti dall’ISTAT, relativi al 2016, registrano una diminuzione delle nascite molto preoccupante, 474mila nuovi nati è una cifra che in Italia non si toccava dal 1500, quando la popolazione era 1/5 di quella attuale. Tutto questo ovviamente si lega al progressivo invecchiamento della popolazione ed ecco da dove proviene la necessità di occuparsi di sostegno alla famiglia e di nascite. La mia proposta di legge prevede quindi che la Regione si attivi direttamente per offrire informazione e servizi alle famiglie e alla genitorialità. Ecco il testo:

21 Giugno 2017

Vita indipendente & Piani personalizzati

In Regione

Ho depositato una mozione in Consiglio Regionale del Piemonte, che deriva da una lunga interlocuzione con il Comitato 162, formato da genitori e famiglie di disabili per chiedere la piena applicazione della Legge 162 del 1998. Di seguito vi allego il testo del mio documento, che discuteremo nelle prossime sedute:

OGGETTO: progetti di Vita Indipendente e co-progettazione di piani di assistenza personalizzata rivolti a persone con disabilità.

Il Consiglio regionale del Piemonte,

premesso che

  • Il Parlamento Italiano con Legge n.18/2009 ha ratificato la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, il primo trattato sui diritti delle persone con disabilità del nostro secolo, il quale all’art.19 sancisce per queste persone il pieno diritto di condurre una vita indipendente (living independently) nella società, scegliendo dove e con chi vivere;
  • i progetti di “Vita Indipendente” e i progetti di “Assistenza Personalizzata” sono una delle possibili risposte alla disabilità sia motoria che intellettiva e sono introdotti a livello nazionale dalla legge 162/98 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicapgrave”. Tale legge disciplina, “…allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia“;

 

rilevato che

  • il concetto di Vita Indipendente, unito alla flessibilità espressa dalla legge 162/98 in tema di assistenza personalizzata, rappresenta per le persone con disabilità la possibilità di vivere la vita come qualunque altra persona, avendo garantita la possibilità di autodeterminazione, prendendo il più autonomamente possibile le proprie scelte e perseguendo le proprie inclinazioni;
  • la D.G.R n. 26-13680 del 29 marzo 2010 “Approvazione delle linee guida sul funzionamento delle Unità Multidisciplinari di Valutazione della Disabilità (U.M.V.D.)”, garantisce la continuità del percorso di presa in carico della persona e indica procedure e strumenti valutativi uniformi per garantire parità di accesso e trattamento a tutti i cittadini che necessitano di interventi socio sanitari;

 

 

considerato che

  • per quanto riguarda la “Vita Indipendente” è stata avviata una sperimentazione a livello regionale terminata nel 2003, che si è conclusa con l’adozione delle Linee Guida in tema, approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 48-9266 del 21/7/2008;
  • le citate Linee Guida regionali indicano, come destinatari dei progetti, “esclusivamente persone portatrici di grave disabilità motoria certificata ai sensi dell’art. 3 della l. 104/92, di età compresa tra i 18 e 64 anni, inserite in contesti lavorativi, o formativi, o sociali con rilevanza a favore di terzi o con riferimento all’esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli minori”;
  • per quanto riguarda i progetti di “Assistenza Personalizzata”, nonostante la D.G.R n. 26-13680 del 29 marzo 2010 preveda espressamente la “predisposizione di progetti individuali”, perdura in realtà sul territorio regionale una elevata variabilità delle modalità di presa in carico, di disponibilità di servizi, di accesso all’assistenza, che rende in molte occasioni difficilmente esigibile il diritto al vivere indipendentemente;
  • l’Ordine del Giorno n. 1086 del 12/4/2017 inpegna la Giunta regionale a “favorire la sperimentazione ed il sostegno di nuovi e moderni modelli operativi indirizzati al “percorso durante e dopo di noi” anche secondo il principio di sussidiarietà, ed anche attraverso progetti personalizzati e co-progettati per disabili gravi e gravissimi del Piemonte utilizzando parte del finanziamento nazionale aggiuntivo del Dopo di Noi”;

 

visto che

  • le limitazioni all’accesso dei progetti di “Vita Indipendente” che prevedono una differenziazione sulla base del tipo di disabilità non sono presenti nella normativa nazionale;
  • le Regioni Lombardia, Liguria, Toscana e Sardegna, tra le altre, hanno una normativa che permette la progettazione di percorsi di Vita Indipendente anche nei confronti di persone con disabilità intellettiva;
  • a livello nazionale vi sono prassi di eccellenza amministrativa e sociale per l’applicazione della Legge 162/98 come quella messa in atto dalla Regione Sardegna, che oggi sostiene oltre 34.000 progetti personalizzati e co-progettati tra i diretti interessati e i destinatari dell’intervento;

IMPEGNA

la Giunta regionale del Piemonte

 

  • ad aggiornare le proprie Linee Guida che disciplinano i progetti di Vita Indipendente, approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 48-9266 del 21/7/2008, inserendo la possibilità di accesso per le persone con disabilità intellettiva a tale iniziativa.
  • ad avviare nel più breve tempo possibile una sperimentazione di progettazione di assistenza personalizzata e co-progettata per disabili gravi e gravissimi utilizzando parte del finanziamento nazionale aggiuntivo del Dopo di Noi come richiesto dall’ Odg n. 1086 del 12/4/2017;
  • a promuovere la creazione di un tavolo interdirezionale regionale, partecipato in modo permanente dagli assessorati al Welfare e alla Sanità, che abbia il fine di raccordare tutti gli attori coinvolti nel percorso che porti ad una progressiva ed effettiva possibilità, su tutto il territorio regionale, di usufruire di un progetto di assistenza personalizzata da parte dei disabili che ne facciano richiesta;
  • a promuovere una collaborazione del suddetto “tavolo interdirezionale” con il Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino e con l’IRES, al fine di portare avanti un’indagine sperimentale sui temi citati;

Torino, 12 giugno 2017

Primo firmatario                 Daniele VALLE

21 Giugno 2017

A.A.A. FINANZIAMENTI ORATORI CERCASI

In Regione

Nel Question Time che si è svolto oggi, durante la seduta settimanale del Consiglio Regionale del Piemonte, ho presentato un’interrogazione (QUI IL TESTO INTEGRALE), rivolta all’Assessore alle Politiche Sociali Augusto Ferrari, sul tema dei finanziamenti regionali alle attività sociali di parrocchie ed oratori.

Nel bilancio previsionale 2015 erano stati previsti finanziamenti per una cifra complessiva di 1.800.000 euro destinanti al mondo parrocchiale per le sue attività, che tuttavia sono stati, prima decurtati a 1.200.000 e poi addirittura eliminati e posticipati al 2016 con la legge n. 28 del 29/12/2015.

Ecco il mio intervento in aula: “La Regione Piemonte, con la legge n. 26 del 2002, ha riconosciuto la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie e dagli oratori. Nel 2015, tuttavia, sono stati completamente azzerati i fondi a sostegno di queste attività, mettendo in forte difficoltà tutti gli operatori del settore. C’è bisogno di fare chiarezza sulle intenzioni future della Giunta regionale e sullo stanziamento di 1.200.000 euro che era stato inserito nel bilancio previsionale 2015, ma è stato poi totalmente eliminato con la legge 28. È ben nota la rilevanza sociale delle tante attività svolte quotidianamente da parrocchie e oratori le quali, per questa ragione, meritano non solo riconoscimento, ma anche un vero e proprio supporto da parte delle istituzioni regionali

Nella risposta dell’Assessore la conferma: dopo l’approvazione del bilancio 2016, verrà convocato un tavolo con le realtà del settore per lavorare al bando che aprirà il finanziamento a copertura delle attività di rilevanza sociale effettuate durante tutto l’anno in corso.
I finanziamenti, chiarisce l’Assessore, non sono destinati alla copertura di spese ordinarie, ma a specifici ‪‎progetti che abbiano una chiara valenza educativa, aggregativa e sociale, realizzati da enti di culto (di tutte le religioni).

16 Febbraio 2016

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