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Articoli

ARRIVA IL PIANO REGIONALE PER L’EDILIZIA SANITARIA!

In Regione

Nel Consiglio Regionale di oggi, 9 maggio 2018, è stata approvata la delibera proposta dalla Giunta sul nuovo Piano Regionale per l’Edilizia Sanitaria! Abbiamo investito ben 1,5 miliardi sul comparto sanitario in generale e sull’edilizia del settore.

Con questa dotazione potremo fare diverse cose importantissime per la nostra Regione.

Una parte consistente dello stanziamento sarà destinata alla realizzazione di alcune nuove strutture strategiche: il nuovo Parco della Salute di Torino, la nuova Città della Salute di Novara, l’Ospedale unico dell’ASLTO5 e l’Ospedale unico del Verbano Cusio Ossola.

Per questi lavori verrà adottata la modalità del partenariato pubblico-privato e  ci teniamo a precisare che in nessun caso la gestione della parte sanitaria spetterà a privati. Nella realizzazione delle nuove strutture particolare attenzione sarà dedicata agli spazi interni, ovvero le stanze di degenza e i luoghi comuni di accoglienza, e nella valutazione dei progetti saranno tenuti in considerazione gli elementi relativi all’impatto ambientale (riscaldamento e raffreddamento con fonti rinnovabili, ottimizzazione ed efficientamento energetico e ambientale).

Per quanto riguarda le strutture torinesi, ecco alcuni dettagli:

  • al Parco della Salute di Torino (1040 posti letto stimati) è dedicato un investimento di 456 milioni per la parte strutturale degli edifici e 113 milioni per la parte tecnologica e d’arredo (di questi 263 milioni a carico di Regione e Stato, 306 a carico dei privati);
  • all’ospedale unico Asl To5 di Moncalieri, Carmagnola, Chieri e Nichelino (434 posti letto a cui si aggiungono i 62 posti “tecnici” per dialisi, culle e Osservazione breve intensiva) andranno  225 milioni di investimento, di cui 53,9 di risorse pubbliche.

A questi interventi si aggiungono quelli di ammodernamento e completamento di altre strutture, ovvero l’ospedale di Verduno, il presidio della Valle Belbo e le strutture di Fossano, Saluzzo e Savigliano.

9 Maggio 2018/0 Commenti/da Daniele Valle

BANDO CORSI DI RIANIMAZIONE E UTILIZZO DEFIBRILLATORI

In Regione

Determina dirigenziale  15 novembre 2017, n. 721

Bando per la partecipazione alla procedura di accreditamento dei Centri di formazione abilitati allo svolgimento dei “Corsi di rianimazione cardiopolmonare adulto e pediatrico e utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno” e abilitati al rilascio dell’ autorizzazione all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (AED) in ambiente extra ospedaliero

Possono presentare domanda di accreditamento i seguenti i soggetti:

  • Strutture del SSR,
  • Università
  • Ordini professionali sanitari
  • Organizzazioni medico scientifiche di rilevanza nazionale
  • Croce rossa italiana
  • Associazioni di volontariato nazionali e regionali operanti in ambito sanitario
  • Enti pubblici che hanno come fine istituzionale la sicurezza del cittadino
  • Altri soggetti pubblici e privati operanti in ambito sanitario nel cui atto costitutivo o atto istitutivo o statuto siano espressamente previste finalità formative

La procedura di richiesta di Accreditamento si articola nelle seguenti fasi: il richiedente si collega al Portale della formazione, già operativo, della Regione Piemonte (www.ecmpiemonte.it) nella sezione FORMAZIONE AED al link ACCREDITAMENTO ENTE FORMATORE e compila la richiesta on- line; il richiedente invia la domanda generata dalla registrazione on-line, , a mezzo PEC al seguente indirizzo:

sanita@cert.regione.piemonte.it

La compilazione on-line e l’invio della documentazione dovranno avvenire entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo, quindi al 27/12/2017.

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/47/siste/00000043.htm

27 Novembre 2017/0 Commenti/da Daniele Valle

Rimozione delle slot: la vicenda in pillole – AGGIORNAMENTO

In Regione

Con la legge 9/2016 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” la Regione Piemonte si è dotata di diversi strumenti per combattere la piaga del gioco d’azzardo e le sue devastanti conseguenze sociali e sanitarie. Strumenti sanitari e di rete, dispositivi per gli amministratori locali per intervenire sugli orari, distanze da rispettare, interventi di formazione e promozione.

In particolare, lunedì 20 novembre è scaduto il termine di 18 mesi che era stato concesso ai gestori di bar e tabaccherie per rimuovere le macchinette, qualora si trovassero a “ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a trecento metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e non inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti da:

  • a) istituti scolastici di ogni ordine e grado;
  • b) centri di formazione per giovani e adulti;
  • c) luoghi di culto;
  • d) impianti sportivi;
  • e) ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario;
  • f) strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori;
  • g) istituti di credito e sportelli bancomat;
  • h) esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati;
  • i) movicentro e stazioni ferroviarie”.

Ai gestori di sale gioco e scommesse è stato fissato un termine più lungo per adeguarsi: questo perché per loro si tratta di una attività esclusiva, rispetto alla quale non resta che spostarsi o chiudere. Un bar o un tabaccaio si presume abbiano la loro principale fonte di reddito nell’attività principale.

La legge è il frutto di un percorso di unificazione, fatto dal consiglio regionale tra il DDL 126 della Giunta Regionale, il PDL 112 a prima firma Vignale (centrodestra) e il PDL 158 dei comuni di Chivasso, Settimo, Caluso, Ivrea, tutti presentati nel 2015. Tutti i progetti di legge prevedevano distanze minime da rispettare dai luoghi sensibili e un tempo, inferiore rispetto al testo approvato, per adeguarsi.

Il testo finale è stato approvato dal consiglio all’unanimità.

A settembre si è invece finalmente stipulato un accordo Stato – Regioni – Anci che porta a una progressiva riduzione delle slot presenti sul territorio, stimata del 35%. Tuttavia l’accordo, proprio per la tenace presa di posizione delle regioni, ha fatto salve le normative più restrittive eventualmente previste dalle Regioni. La norma piemontese infatti dovrebbe portare alla chiusura del 70% dei punti giochi.

Detto tutto questo, dov’è il problema? Da dove nasce la querelle di questi giorni?

Il governo, nella persona del sottosegretario Baretta ha espresso preoccupazione per la riduzione del gettito fiscale, chiedendo una proroga all’entrata in vigore della norma (qui un’intervista con la sua posizione). Problema vero, sollevato male . La competenza in materia sanitaria delle Regioni è granitica, così come i costi, a carico delle Regioni stesse, della presa in carico delle persone che cadono in questa dipendenza. Non è un nuovo proibizionismo, ma la presa d’atto di una evidenza: in materia di gioco d’azzardo è l’offerta che genera la domanda e non viceversa. Inoltre, non è certo una proroga a risolvere eventuali problemi… la logica delle proroghe distrugge alla base la fiducia e l’affidamento nell’ordinamento giuridico da parte del cittadino.

Il presidente Chiamparino ha trasmesso formalmente le preoccupazioni del governo al Consiglio Regionale, dove tutti i gruppi, ancora all’unanimità, hanno ribadito contrarietà a ogni intervento dilatorio, prendendo anche atto che, dal punto di vista procedurale, non ci sarebbero mai stati i tempi necessari per modificare la legge.

Ci sono altre questioni che si pongono, serie, che si possono affrontare con calma: definire le norme tecniche per misurare le distanze, effettuare una mappatura efficace del territorio, come tutelare colui che rispetta le distanze e “subisce” l’arrivo di una nuova struttura sensibile nel raggio di tutela, come organizzare la dismissione degli apparecchi. A mio giudizio sono interventi amministrativi, tuttavia penso che il consiglio avrebbe la capacità e la responsabilità di farsi carico anche di eventuali correttivi legislativi. Nel rispetto degli obiettivi che ci siamo dati: combattere la piaga del gioco d’azzardo nella maniera più netta e chiara possibile.

Nel corso del Consiglio Regionale di martedì 21 novembre,  la maggioranza ha proposto un atto di indirizzo in cui ha ribadito la propria posizione di supporto alla Giunta nell’attuazione della legge, rivendicando con orgoglio una scelta che colloca il Piemonte all’avanguardia nella lotta a questa grave patologia. 

20 Novembre 2017/0 Commenti/da Daniele Valle

Nuove assunzioni per infermieri in Piemonte

In Regione

COMUNICATO STAMPA

          

                                                                                                                  Torino, 24  ottobre 2017

 

ALTRI 110 INFERMIERI ASSUNTI ENTRO L’ANNO NELLE ASL PIEMONTESI
SAITTA: “APPLICHIAMO L’ACCORDO CON I SINDACATI, PRESTO UN NUOVO INCONTRO”

“La strada da percorrere è ancora lunga, perché i vincoli imposti da tanti anni di piano di rientro si fanno sentire. Ma la tendenza è stata invertita, il personale sanitario sta finalmente tornando a crescere“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, rispondendo oggi pomeriggio a un question time presentato in Consiglio regionale.

“Nei giorni scorsi la Città della Salute ha deliberato le prime 51 assunzioni di infermieri per i presidi di propria competenza, in queste ore ho avuto modo di sentire i direttori dell’Asl Città di Torino e dell’Asl To5, che mi hanno confermato come entro la fine dell’anno assumeranno rispettivamente 85 e 25 infermieri – continua l’assessore Saitta -. Stiamo in pratica applicando l’accordo siglato il 10 marzo scorso con le associazioni sindacali del comparto sanitario, privilegiando la stabilizzazione del precariato e continuando costantemente l’interlocuzione con i sindacati che hanno firmato l’intesa: presto verrà convocato nuovamente un incontro con tutti i sottoscrittori“.

I tetti di spesa massima per il personale fissati per il 2017 dalla Giunta regionale per le aziende sanitarie sono gli stessi del 2016. Questo atto, unito alla conferma del blocco del turnover per il personale amministrativo, significa nella pratica che ci sarà per la prima volta una significativa crescita del personale sanitario (in particolare infermieri e medici) presente nelle aziende sanitarie regionali. L’unico vincolo ulteriore è quello previsto dalle norme nazionali per tutte le regioni italiane: la spesa complessiva per il personale deve essere inferiore dell’1,4% rispetto al corrispondente ammontare dell’anno 2004.

24 Ottobre 2017/0 Commenti/da Daniele Valle

ARRIVA LA NUOVA TAC ALL’OSPEDALE DI LANZO

In Regione

COMUNICATO STAMPA

Torino, 17/10/2017

“E’ con grande soddisfazione che accogliamo la notizia dell’arrivo della nuova TAC presso l’Ospedale di Lanzo, l’inaugurazione di domani segna una bella vittoria per il nostro territorio e per tutti i suoi abitanti, grazie anche all’impegno costante del Comitato difesa Ospedale Lanzo“, afferma l’Onorevole Francesca Bonomo (PD) alla vigilia dell’evento organizzato dall’ASL To 4 per domattina, alle ore 11.30, presso la struttura ospedaliera di Via Marchesi della Rocca 30, Lanzo.

“La richiesta di ottenere questo importante strumento medico è più volte emersa nell’ambito dei tavoli da me organizzati in collaborazione con l’Onorevole Bonomo, i rappresentanti locali, le strutture coinvolte e l’assessorato regionale. L’Assessore Saitta ha quindi tenuto fede agli impegni presi con il territorio, consentendo di far arrivare proprio a Lanzo questa apparecchiatura cruciale per garantire alla comunità un servizio ospedaliero di adeguate qualità ed efficienza“, sottolinea il consigliere regionale Daniele Valle (PD).

 

Allego inoltre il comunicato stampa del Comitato difesa Ospedale Lanzo, del 25/09/2017, sulla vicenda:

“Era ora, da tempo il territorio aspettava questa notizia. LA PROSSIMA SETTIMANA verrà inaugurata e messa in funzione LA NUOVA TAC PRESSO L’OSPEDALE DI LANZO.
E’ con estrema soddisfazione che apprendiamo questa notizia che conferma la volontà di mantenere operativa la struttura che, negli anni passati, è stata a rischio di chiusura.
Il Comitato insieme ai sindaci del territorio AVEVA DA TEMPO richiesto che tale apparecchiatura, che è ormai indispensabile per veloci e corrette diagnosi, ritornasse sul territorio e alcune aperture in tal senso erano state fatte dal Dott. Ardissone, attuale direttore dell’ASL TO4.
Dopo lo smantellamento della precedente TAC, avvenuta diversi anni fa, l’eliminazione del Pronto soccorso notturno, la chiusura del reparto di Riabilitazione Cardiopolmonare, lo spostamento della maggior parte delle attività Onco-ematologiche a Ciriè, finalmente qualcosa di concreto ritorna a Lanzo.
Alcuni passi avanti si erano già fatti con l’apertura dell’apprezzato centro di cura per Disturbi alimentari, ma sicuramente questo non aveva controbilanciato quanto si era perso.
L’installazione della nuova TAC riapre invece interessanti prospettive sul pieno utilizzo dell’Ospedale di Lanzo NELLA LINEA DI QUANTO DA SEMPRE il Comitato chiede venga fatto.
In attesa di conoscere le modalità di utilizzo della preziosa macchina, ringraziamo i vertici dell’ASL e l’Assessore Regionale alla sanità rimanendo attenti a quanto accade intorno e dentro all’Ospedale.”

Pubblicato da Comitato difesa Ospedale Lanzo 
17 Ottobre 2017/0 Commenti/da Daniele Valle

Vita indipendente & Piani personalizzati

In Regione

Ho depositato una mozione in Consiglio Regionale del Piemonte, che deriva da una lunga interlocuzione con il Comitato 162, formato da genitori e famiglie di disabili per chiedere la piena applicazione della Legge 162 del 1998. Di seguito vi allego il testo del mio documento, che discuteremo nelle prossime sedute:

OGGETTO: progetti di Vita Indipendente e co-progettazione di piani di assistenza personalizzata rivolti a persone con disabilità.

Il Consiglio regionale del Piemonte,

premesso che

  • Il Parlamento Italiano con Legge n.18/2009 ha ratificato la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, il primo trattato sui diritti delle persone con disabilità del nostro secolo, il quale all’art.19 sancisce per queste persone il pieno diritto di condurre una vita indipendente (living independently) nella società, scegliendo dove e con chi vivere;
  • i progetti di “Vita Indipendente” e i progetti di “Assistenza Personalizzata” sono una delle possibili risposte alla disabilità sia motoria che intellettiva e sono introdotti a livello nazionale dalla legge 162/98 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicapgrave”. Tale legge disciplina, “…allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia“;

 

rilevato che

  • il concetto di Vita Indipendente, unito alla flessibilità espressa dalla legge 162/98 in tema di assistenza personalizzata, rappresenta per le persone con disabilità la possibilità di vivere la vita come qualunque altra persona, avendo garantita la possibilità di autodeterminazione, prendendo il più autonomamente possibile le proprie scelte e perseguendo le proprie inclinazioni;
  • la D.G.R n. 26-13680 del 29 marzo 2010 “Approvazione delle linee guida sul funzionamento delle Unità Multidisciplinari di Valutazione della Disabilità (U.M.V.D.)”, garantisce la continuità del percorso di presa in carico della persona e indica procedure e strumenti valutativi uniformi per garantire parità di accesso e trattamento a tutti i cittadini che necessitano di interventi socio sanitari;

 

 

considerato che

  • per quanto riguarda la “Vita Indipendente” è stata avviata una sperimentazione a livello regionale terminata nel 2003, che si è conclusa con l’adozione delle Linee Guida in tema, approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 48-9266 del 21/7/2008;
  • le citate Linee Guida regionali indicano, come destinatari dei progetti, “esclusivamente persone portatrici di grave disabilità motoria certificata ai sensi dell’art. 3 della l. 104/92, di età compresa tra i 18 e 64 anni, inserite in contesti lavorativi, o formativi, o sociali con rilevanza a favore di terzi o con riferimento all’esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli minori”;
  • per quanto riguarda i progetti di “Assistenza Personalizzata”, nonostante la D.G.R n. 26-13680 del 29 marzo 2010 preveda espressamente la “predisposizione di progetti individuali”, perdura in realtà sul territorio regionale una elevata variabilità delle modalità di presa in carico, di disponibilità di servizi, di accesso all’assistenza, che rende in molte occasioni difficilmente esigibile il diritto al vivere indipendentemente;
  • l’Ordine del Giorno n. 1086 del 12/4/2017 inpegna la Giunta regionale a “favorire la sperimentazione ed il sostegno di nuovi e moderni modelli operativi indirizzati al “percorso durante e dopo di noi” anche secondo il principio di sussidiarietà, ed anche attraverso progetti personalizzati e co-progettati per disabili gravi e gravissimi del Piemonte utilizzando parte del finanziamento nazionale aggiuntivo del Dopo di Noi”;

 

visto che

  • le limitazioni all’accesso dei progetti di “Vita Indipendente” che prevedono una differenziazione sulla base del tipo di disabilità non sono presenti nella normativa nazionale;
  • le Regioni Lombardia, Liguria, Toscana e Sardegna, tra le altre, hanno una normativa che permette la progettazione di percorsi di Vita Indipendente anche nei confronti di persone con disabilità intellettiva;
  • a livello nazionale vi sono prassi di eccellenza amministrativa e sociale per l’applicazione della Legge 162/98 come quella messa in atto dalla Regione Sardegna, che oggi sostiene oltre 34.000 progetti personalizzati e co-progettati tra i diretti interessati e i destinatari dell’intervento;

IMPEGNA

la Giunta regionale del Piemonte

 

  • ad aggiornare le proprie Linee Guida che disciplinano i progetti di Vita Indipendente, approvate con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 48-9266 del 21/7/2008, inserendo la possibilità di accesso per le persone con disabilità intellettiva a tale iniziativa.
  • ad avviare nel più breve tempo possibile una sperimentazione di progettazione di assistenza personalizzata e co-progettata per disabili gravi e gravissimi utilizzando parte del finanziamento nazionale aggiuntivo del Dopo di Noi come richiesto dall’ Odg n. 1086 del 12/4/2017;
  • a promuovere la creazione di un tavolo interdirezionale regionale, partecipato in modo permanente dagli assessorati al Welfare e alla Sanità, che abbia il fine di raccordare tutti gli attori coinvolti nel percorso che porti ad una progressiva ed effettiva possibilità, su tutto il territorio regionale, di usufruire di un progetto di assistenza personalizzata da parte dei disabili che ne facciano richiesta;
  • a promuovere una collaborazione del suddetto “tavolo interdirezionale” con il Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino e con l’IRES, al fine di portare avanti un’indagine sperimentale sui temi citati;

Torino, 12 giugno 2017

Primo firmatario                 Daniele VALLE

21 Giugno 2017/0 Commenti/da Daniele Valle

Novità dalla Regione Piemonte

In Regione

La Regione Piemonte ha da poco pubblicato, nel suo bollettino ufficiale, due importanti novità, una che riguarda la recente legge sulla tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale piemontese, attraverso l’attività delle associazioni e l’altra che riguarda la formazione sul Primo soccorso adulto e pediatrico istituita dalla legge di cui io sono stato primo firmatario. Di seguito tutti i dettagli su questi temi.

Cultura

Comunicato del Presidente della Regione Piemonte

Criteri e modalità per l’anno 2017 per l’iscrizione al registro regionale delle associazioni di valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte, ai sensi della L.r. 11/09, art. 6.

Per ricevere contributi legati alla tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale piemontese, le Associazioni del settore dovranno essere iscritte a questo Registro, il cui termine di registrazione scade il 30 giugno 2017. Nel link di seguito trovate tutte le informazioni su documentazione e requisiti:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/19/siste/00000095.htm

Sanità

Determina dirigenziale 12 maggio 2017, n. 312

Bando per l’ accreditamento dei centri di formazione abilitati allo svolgimento dei “Corsi di rianimazione cardiopolmonare adulto e pediatrico e utilizzo dei defibrillatori semi automatici esterni” e abilitati al rilascio dell’ autorizzazione all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (aed) in ambiente extra ospedaliero.

Possono presentare domanda di accreditamento i seguenti i soggetti:

–       Strutture del SSR,

–       Università

–       Ordini professionali sanitari

–       Organizzazioni medico scientifiche di rilevanza nazionale

–       Croce rossa italiana

–       Associazioni di volontariato nazionali e regionali operanti in ambito sanitario

–       Enti pubblici che hanno come fine istituzionale la sicurezza del cittadino

–       Altri soggetti pubblici e privati operanti in ambito sanitario nel cui atto costitutivo o atto istitutivo o statuto siano espressamente previste finalità formative

La procedura di richiesta di Accreditamento si articola nelle seguenti fasi: il richiedente si collega al Portale della formazione, già operativo, della Regione Piemonte (www.ecmpiemonte.it) nella sezione FORMAZIONE AED al link ACCREDITAMENTO ENTE FORMATORE e compila la richiesta on- line; il richiedente invia la domanda generata dalla registrazione on-line, tramite posta ordinaria con Raccomandata A.R. al seguente indirizzo: Regione Piemonte- Direzione Sanità Settore Assistenza Sanitaria e Socio sanitaria territoriale Corso Regina Margherita 153 bis 10122 Torino o a mezzo pec al seguente indirizzo: sanita@cert.regione.piemonte.it entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. [17/06/2017]

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/20/suppo1/00000163.htm

23 Maggio 2017/0 Commenti/da Daniele Valle
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